sabato 20 giugno 2015

l'Uomo Pitti '88



I nuovi climi della moda, l’artigianato e l’innovativo stile che veste l’uomo: questo è Pitti ’88.
Un Pitti fatto di colori. Colori che arricchiscono l’immagine maschile sia dentro che fuori.

Uomo Unconventional dal Luxury underground style, dove la ricerca segue l’innovazione.

Uomo dal codice trasversale fra il classico e lo sportwear e che veste tonalità forti e decise.

Uomo Avantgarde (3.0): stile unisex e volutamente invariato sia per la figura maschile che per quella femminile. Dal look British agli abiti tipici sartoriali senza che questi seguano le linee specifiche della donna e dell’uomo.

Uomo informale ed urban dal vestire American vintage, street britannico, jeans, sneakers e colori cromatici per maglie e tshirt.

La moda presentata a Pitti Immagine ’88 si rivolge anche al mondo dell’etica e della solidarietà attraverso l’evento “Costellation Africa” dell’ ITC ETHICAL FASHION. Un importante occasione sottolineata dal fondatore Simone Cipriani per far luce sui nuovi designer ( Dent de Man, MaXhosa by Laduma, Orange Culture e Projecto Mental ) provenienti dal continente africano dandogli l’opportunità di far sfilare le proprie creazioni durante un evento di rilevanza internazionale.

È un Pitti che per la settima edizione consecutiva vuole premiare la ricerca e la qualità attraverso il concorso “Who’s on next?” Uomo organizzato anche da AltaRoma e Vogue Italia e che vede partecipare i nuovi giovani designers.

Premio che è stato riconosciuto a Vittorio Branchizio e alla sua dettagliata abilità nel lavorare la maglia sotto il profilo sperimentale ed innovativo. Una padronanza capace di trasformare in jacquard a tre colori in cotone e seta alcune delle sue foto scattate in strada.